Il mago è tornato

(Se mai se ne è andato)

Oggi vi parlo di magia. No, tranquilli. Non entro nell’esoterismo rituale o nell’occultismo, ma nel principio di manipolazione che il termine, per sua natura, incarna. Per magia, infatti, s’intende quella tecnica che si prefigge d’influenzare o dominare gli eventi, i fenomeni fisici e l’essere umano con la volontà di colui che l’ha pensata. Il mago, appunto.
A tal proposito, l’esoterista e scrittore britannico Edward Alexander Crowley, uno dei maggiori esponenti dell’occultismo scomparso nella seconda metà del secolo scorso, affermava che “lo scopo generale della magia è influenzare il mondo dietro le apparenze, per poter trasformare le apparenze stesse”. Per mezzo della magia, pertanto, è possibile che le cose, così come gli eventi, cessino di essere ciò che sono per divenire ciò che noi desideriamo che siano. Un artificio quindi, che con l’inganno o la mistificazione proietta l’illusione di una realtà solo apparente, nascondendoci la verità.

 

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